PELLE
LASER (Light Amplification by Stimulated Emission of Radition).
La fotoepilazione è una ramo dell’estetica avanzata, che vede l’impiego di tecnologie che sfruttano impulsi di luce ad alta frequenza per trattare in modo permanente il pelo pigmentato.
Ad utilizzo delle estetiste vi sono diverse tecnologie. Il Laser a Diodo 808, Laser a 3 lunghezze d'onda e la Luce Pulsata.
Principi di foto termolisi
Il concetto di foto termolisi selettiva descrive quel meccanismo che avviene all’interno dei tessuti biologici per effetto del diverso assorbimento della luce a diverse lunghezze d’onda.
Un corpo illuminato intensamente da un fascio di fotoni si riscalda fino a sciogliersi (termolisi).
Ciò accade per effetto dell’energia fotonica (la luce) che viene assorbita e si trasforma in calore (72-80 centigradi).
Quella che comunemente chiamiamo la ” luce “, altro non è, che una parte specifica delle onde elettromagnetiche che compongono lo spettro elettromagnetico.
Calibrando opportunamente le lunghezze d’onda della luce, per esempio con un dispositivo Laser o Luce Pulsata, è possibile selezionare quali corpi dovranno ricevere più o meno energia e quindi più o meno calore.
Attraverso suddetto principio, si cerca di surriscaldare i peli lasciando inalterata la cute circostante (concetto di selettività).
L’uso di energia luminosa (dunque di colore) molto elevata provoca una reazione di tipo infiammatorio, generando dunque una sorta di cicatrice nel punto trattato (es. il bulbo).
Obiettivo durante le sedute di foto epilazione è raggiungere la temperatura di 72 centigradi, all’interno del follicolo pilifero, così da creare la coagulazione di tutti i vasi che alimentano il percorso di crescita del pelo.
Il principio basilare della SELETTIVITA serve per colpire ciò che ci interessa, il pelo e di conseguenza il bulbo; e per tralasciare ciò che vogliamo preservare i TESSUTI CIRCOSTANTI.
Lunghezze d’onda cosa sono e perché 808?
Amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione, è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica, selettiva, unidirezionale.
Il laser a diodo 808-810 nm ne è l’esempio.
La distanza dei punti di massima o (creste) di un’onda elettromagnetica misurano sempre 808 nm, la finestra di maggiore selettività si ha sui peli con colore marrone scuro.
Il LASER 808 può essere utilizzato su tutti e 6 i fototipi di pelle, sia su alte che basse densità pilifere, sia su zone piccole che zone grandi.
E il laser a 3 lunghezze d’onda?
1064nm – 808nm – 755nm
Gli spot laser a 3 lunghezze d’onda funzionano tutti contemporaneamente e riesce a raggiungere tutta la struttura del follicolo pilifero, quindi il trattamento risulterà più veloce rispetto a una lunghezza d’onda.
Ma c’è un però!!
La legge italiana impone alle estetiste di non superare i 40 Joule a differenza dei medici dove possono andare oltre ma causando più dolore e creando possibili ustioni, anche se bastano meno sedute. Inoltre le altre limitazioni riguardano i nanometri, la somma totale. In poche parole è più importante la durata dell’impulso rispetto alla quantità di energia (Juole) erogata.
Dal vetrino del manipolo esce l’impulso creato dalle resistenze, ogni resistenza raggiunge una diversa distanza in nm, ma dobbiamo ricordare che abbiamo nanometri totali limitati, quindi anche qui è in gioco il marketing, pur di far avere un macchinario “potente” hanno dato un assaggio di nm in più.
Quindi meglio un impulso che emana 808nm equilibrati oppure un impulso con qualche assaggio di nm in più, oltretutto in parti sbilanciate?
Per chi avesse ancora dubbi... avere un assaggio di 1064nm e 755nm nell'impulso è come non avere nulla. Esempio, avere una Ferrari ma con il motore di una Panda